D.Aschieri1, D.Penela2, V.Pelizzoni2, L.Torretta1, A.C.Vermi1, G.Losi4, G.Q.Villani2, F.Guerra3, A.Capucci3: 1 UO Cardiologia Ospedale Castelsangiovanni 2 UO Cardiologia Piacenza 3 Clinica di Cardiologia Ospedale Torrette Ancona 4 Università degli Studi di Pavia
Introduzione: La morte cardiaca improvvisa (MCI) rappresenta la principale causa di morte nel mondo occidentale; ogni anno vengono registrati un elevato numero di casi in pazienti apparentemente sani mentre svolgono attività sportiva, soprattutto amatoriale, con una percentuale sopravvivenza purtroppo ancora troppo bassa. A Piacenza il numero di defibrillatori (DAE) collocati in città e provincia è notevolmente grazie a raccolte fondi per l’acquisto di DAE.
Obiettivi: valutare la sopravvivenza e l’outcome neurologico dei pazienti colpiti da MCI durante attività sportiva, in centri dotati di defibrillatore (DAE) e confrontarla quella degli arresti cardiaci avvenuti nei centri non ancora provvisti di DAE.
Metodi: è stato condotto uno studio retrospettivo osservazionale su tutti i casi di MCI registrati durante attività sportiva nella città di Piacenza e provincia dal 1999 a giugno 2017. Gli eventi sono stati suddivisi in due gruppi a seconda del luogo in cui si sono verificati: A- dotato di DAE; B- sprovvisto di DAE e sono stati valutati: tempo dalla chiamata di soccorso allo shock, sopravvivenza ed outcome neurologico.
Risultati: Di 360 impianti sportivi presenti nel territorio di Piacenza e provincia, 207 sono risultati appartenenti al gruppo A, 153 al gruppo B; durante il periodo di analisi sono stati registrati 26 episodi di MCI, 15/26 in centri appartenenti al gruppo A, 11/26 in centri del gruppo B. Nei centri provvisti di DAE il tempo di intervento è risultato 3.3 ± 1.4 min rispetto a 7.3 ± 3.2 (p=0,001), e la sopravvivenza (senza danni neurologici) è risultata 92.8% rispetto a 9% per i pazienti del gruppo B. (p<0,001)
Conclusioni: Con la diffusione dei dae negli impianti sportivi, è stata registrata una sopravvivenza notevolmente aumentata nei pazienti colpiti da arresto cardiaco grazie alla possibilità di intervenire tempestivamente con un dae in attesa dell’arrivo dei soccorsi. La presenza di un DAE presso i centri sportivi deve essere garantita per incrementare ulteriormente la sopravvivenza dei pazienti senza danni neurologici.
CARDIAC ARRESTS DURING SPORTS: DAE, SURVIVAL AND NEUROLOGICAL OUTCOME
Introduction: Sudden cardiac death (SCA) is the first cause of death in the western world; every year a high number of cases are recorded in apparently healthy patients while they are practing sports, especially amateur sports, and unfortunately the survival rate is still too low. In Piacenza, the number of defibrillators AEDs placed in the city and province is considerably high, thanks to fundraisers for the purchase of AEDs
Objectives: To evaluate survival and neurological outcome of patients struck by SCA during the practice of sports in centers equipped with a defibrillator (AED) and compare it with the number of cardiac arrests occurred in centres not yet equipped with AEDs
Methods: A retrospective observational study was conducted on all SCA cases recorded during sports activites in the city and province of Piacenza from 1999 to June 2017. The events were divided into two groups according to where they occurred: A – equipped with AED; B – without AED, and it was evaluated: the time from rescue call to shock, survival and neurological outcome
Results: Of 360 sports facilities in the Piacenza area and province, 207 were belonging to group A, 153 to group B; 26 episodes of SCA were recorded during the analysis period, 15/26 in centres belonging to group A, 11/26 in centres blonging to group B. In centres equipped with AEDs, the time of surgery resulted in 3,3 + -1,4 min compared to 78,3 + – 3,2 (P=0,001), and survival (without neurological damage) was 92,8% compared to 9% for group B patients (p<0,001).